In Sri Lanka (Ceylon) il tè viene coltivato da più di 150 anni, infatti la prima piantagione avviata dall'inglese James Taylor risale al 1867. Oggi il paese è il quarto produttore mondiale e uno dei maggiori esportatori.
L'alta qualità del tè nero dell'isola è particolarmente favorita dal clima, soprattutto sugli altipiani centro-meridionali umidi, piovosi, e con temperature fresche.
Nel processo di lavorazione le foglie, dopo essere state leggermente essiccate, vengono arrotolate e tagliate, poi lasciate macerare a temperatura ed umidità controllate, e quindi essiccate di nuovo prima della selezione. Questi passaggi provocano l'ossidazione del tè, che appunto viene chiamato nero perché si scurisce, e gli conferiscono un aroma più intenso.
Il tè nero è quello che contiene più caffeina (in questo caso chiamata anche "teina"), è ricco di teofillina e ha anche una piccola percentuale di teobromina, entrambe alcaloidi naturali, perciò ha proprietà stimolanti e diuretiche.
Il tè nero del Ceylon dà un infuso di colore ramato, dal sapore intenso e aroma nitido, con un retrogusto agrumato.
E' molto adatto anche per essere bevuto freddo, per esempio con citronella, limone, menta.
Prodotto e confezionato in Sri Lanka.
|